Tesoro carissimo di Sara Basta | take care #02
a cura di Roberta Mansueto
take care - rubrica di ricerca sulla pratica di scrittura nell'arte contemporanea
Esistono ancora le amicizie di una volta? Che necessità ci spinge a raccontarci all3 altr3, a provare quell'affetto nutrito e il desiderio di essere ricambiat3? E tutte quelle promesse fatte e dismesse, dove finiscono?

Ricordo che a 12 anni facevo girare un quaderno infinito (ne spillavamo insieme sempre di nuovi) con le amiche della scuola. Una volta sono arrivata a scrivere un unico diario con 4 amiche contemporaneamente, ma sono stata sempre fedele ai dialoghi, forse perché a-due-a-due le storie si corrispondevano meglio.
Crescendo, al liceo, il formato della lettera divenne il mio preferito: puntuale e mirato, per occasioni scelte o accadimenti importanti. "Rigavamo" su fogli slegati un sacco di questioni che andavano dall'estrema voglia di autodeterminarsi ai compromessi dell’età, dagli amori impossibili alle difficoltà con la famiglia o la scuola e l3 altr3 amic3, “spartendo” tutto con le amiche di penna che diventavano così anche di serata.
Forse una così firmataria amicizia – e aggiungerei un rapporto intimo con la scrittura – non l’ho mai più avuto, e forse oggi cerco qualcosa di simile nella sorellanza.
A volte mi piace discutere d’amicizia con altre persone: per molti è difficile accettare l'empatia tra donne, figuriamoci l'amicizia uomo-donna (come ai tempi di "Harry, ti presento Sally"). E nemmeno definire un concetto di sorellanza sembra essere facile, tra pregiudizi di genere e la complessità della vita contemporanea, data dalle nostre continue performance sociali e lavorative.
Oggi cerco questa forza-sorellanza: un rapporto oltre-l’amicizia che prende per me un significato più allargato di con-responsabilità, magnetismo (come principio che attrae a sè le cose per forze irresistibili), nuove posture e ri-pensamenti che esercitano un vero cambiamento nel modo di pensare e di agire le cose, MA insieme.
Spesso, a bocca asciutta in molte esperienze da adulta, questa sorellanza diventa il mio "cruccio" decidendo così da una parte di assecondare la diversità delle visioni e dall’altra integrare una possibile consapevolezza di questa energia sororale.
Perché può davvero diventare un nuovo paradigma, sancito come un patto (come quello tra amic3) tra la pienezza e il vuoto che si alternano, "sintomo condiviso" e nuovo legame sociale.

Tesoro carissimo,
Nessuna lettera da quando scorrazzavi nella neve
in vestalia - e cioè da lunedì. Spero non significhi che sei
stata divorata dai briganti, fatta fuori, fatta a pezzi.
Il che mi rende piuttosto tetra. E giorno dopo giorno sempre
di più - ora che sei viva. Tutte le droghe
e gli eccitanti che ho preso non funzionano più, e mi sono
ridotta a desiderarti, a volerti - come un cane - ostinata,
fedele - spero ti faccia piacere. Per me è spiacevolissimo,
te lo assicuro. Mi sono fatta l'idea di gabbare il diavolo,
mettere la testa sotto l'ala e non pensare a niente.
Ma non funziona - per niente. Ti voglio, mi manchi questo
sabato più di quello prima e continuerà così. **Virginia Woolf Vita Sackville - West, Scrivi sempre a mezzanotte. Lettere d'amore e desiderio, a cura di Elena Munafò, Donzelli Editore p. 109 Virginia a Vita sabato 5 febbraio 1927, 52 Tavistock Sqre, Londra

Cara Virginia,
tante volte mi sono sentita così.
Poi un un giorno questa mancanza
è diventata la necessità di un
cambiamento. Ho deciso di
chiudere con quel vortice di attese,
disattese e fraintendimenti che
era diventata la nostra amicizia.
In un attimo mi sono riempita
della rabbia che mi occorreva per
dar vita a un cambiamento.
Ho accettato la perdita.*Sara Basta, Tesoro carissimo, 2025, IUNO - Roma

Dopo tanti silenzi, ancora mi
domando se subiamo pressioni nei
nostri modi di stare insieme.
Se siamo condizionate e semmai
da cosa. Se esiste un rapporto
in cui non si è sfruttate. E cosa
significa prendersi cura? C'entra
con l'amicizia? Chi cura chi? Che
dinamiche di dipendenza e di potere
veicolano i legami amicali? Possiamo
davvero raccontarci tutto di noi?
I nostri sentimenti sono realmente
contattabili l'una per l'altra?*Sara Basta, Tesoro carissimo, 2025, IUNO - Roma

Ritrovo il disegno di una noce ricevuta
in dono quando abbiamo iniziato a perderci
ma ancora volevamo ritrovarci.
Cosa è successo alla noce?
Le cose ferme marciscono?*Sara Basta, Tesoro carissimo, 2025, IUNO - Roma

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Tesoro carissimo di Sara Basta è ispirata da un'eccezionale quanto immaginaria corrispondenza epistolare: quella tra l'artista e Virginia Woolf.
Due lettere rivolte idealmente alla scrittrice britannica costituiscono il punto di avvio di un racconto sull'amicizia, sentimento ambivalente, gioioso e doloroso insieme, che si dispiega per mezzo di interventi pittorici e sonori, installazioni video e materiale documentario.
In occasione della mostra, IUNO ospiterà due incontri dedicati alla relazione tra amicizia e politica in cui interverranno il collettivo The Glorious Mothers (12 marzo, 18:30) e Lara Conte docente di Storia dell'arte contemporanea all'Università Roma Tre (4 aprile, 18:30)
Tesoro carissimo, mostra personale dell'artista Sara Basta, a cura di IUNO, continua fino al 4 aprile negli spazi di IUNO a Roma.