Salgemma Launch Tour dicembre 2021 #1
Nel mese di dicembre Salgemma si è presentata al pubblico in giro per la Puglia, ospite di alcuni spazi e città, per raccontare al pubblico i nuovi obiettivi e progetti insieme agli ospiti invitati per offrire spunti e visioni sul prossimo futuro del progetto. Per chi non fosse riuscito ad essere presente nelle tappe del Launch Tour, Salgemma condivide un breve resoconto delle tappe di Lecce e Bari attraverso gli interventi e i contenuti emersi durante gli incontri!
La prima tappa di Salgemma Launch tour ha approdato negli spazi di Linea, spazio di produzione, studio e ricerca sulle pratiche del contemporaneo con sede a Lecce, con un focus sul lavoro di mappatura e valorizzazione del patrimonio culturale cercando di rispondere alla domanda “Come iniziare un processo di mappatura e comunicazione di un territorio?” Abbiamo raccontato cosí il progetto di Salgemma, dall’idea iniziale fino alla mission che anima il progetto, quella di avviare il racconto di un territorio attraverso la mappatura di una geografia dell'arte e della cultura contemporanea!
È possibile attraverso una mappa leggere e monitorare le produzioni, le differenti identità e le ricerche che si sviluppano su un territorio? È possibile con un progetto editoriale raccogliere una letteratura in costante aggiornamento sul presente culturale della Puglia? rafforzare attraverso la comunicazione e gli strumenti quali la mappa, la newsletter e il magazine online un tessuto culturale mai legato fino ad ora, e rendere accessibili le progettualità verso pubblici diversi, valorizzare il lavoro culturale e riconoscere un sistema strutturato - o nuovo- cosí da renderlo più leggibile per attuare anche forme innovative di produzione e sostegno?
Secondo noi è importante riconoscere in questo sistema l’attività di progetti da statuto già differenti come gli spazi indipendenti, progetti digitali, studi, residenze ma anche figure professionali diverse, collettivi e artisti, in aiuto anche di un più ampio dibattito nazionale legato al sistema dell’arte e ai suoi limiti ed evoluzioni. Riteniamo importante sollecitare una comunicazione orizzontale tra le stesse progettualità attive sul territorio, allargarle anche oltre i confini regionali, e l’esigenza del confronto tra lavoratori dell'arte e istituzioni pubbliche e politiche, generazioni differenti e tra artisti affermati e in formazione, così da accrescere competenze e offrire proposta culturale differenziata.
Ci chiediamo anche come il passato avvincente, di esperienze e frequentazioni dell'arte in Puglia, può dialogare nel ricambio generazionale e nella produzione artistica più recente. E ancora, altro dato, come rafforzare più saldamente il dialogo tra la formazione accademica e universitaria con i luoghi di produzione artistica culturale, facilitando conoscenza, buone pratiche e mobilità.
Attraverso il dialogo con alcuni progetti che si occupano di valorizzare e mappare l'arte contemporanea in Italia, abbiamo sottolineato l’importanza di creare un network che comunica al meglio i progetti esistenti e riconosca una scena artistico-culturale contemporanea anche in Puglia.
Ospiti della prima tappa, due progetti analoghi per la discussione e il riconoscimento di un sistema dell’arte italiano: Supercondominio e Italian Cluster.
Supercondominio– quest'anno giunto alla terza edizione – è un'occasione di incontro per alcune tra le più significative giovani realtà italiane dedicate all’organizzazione e produzione artistica. Immaginato come momento di scambio e coesistenza basata su relazioni interpersonali e su una conoscenza reciproca, gli ospiti sono invitati a condividere una notte negli spazi del Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea. Supercondominio 3 è stato curato da Giulia Colletti, Treti Galaxie (Matteo Mottin & Ramona Ponzini) e Laura Lecce, che in videochiamata in sala hanno risposto ad alcune nostre domande!
Italian Cluster è un viaggio, un report che censisce e analizza i project space che lavorano nel campo dell’arte contemporanea in Italia. Italian Cluster è una ricerca a cura di Giulia Floris e Giulia Ratti che parte dalla mappatura e dallo studio dei project space al fine di sviluppare un discorso critico attraverso il confronto con i professionisti che gestiscono, partecipano, osservano, finanziano e ispirano queste realtà. Il progetto Italian Cluster è a cura di Giulia Floris e Giulia Ratti.
La pubblicazione che è stata realizzata al termine del report, è possibile acquistarla inviando una richiesta a Salgemma. Un pezzo da collezione sicuramente!
Condividiamo un piccolo racconto dell’esperienza di Italian Cluster, attraverso un contributo che ci ha lasciato Giulia Floris.
Cluster Report nasce a Milano da un’idea di Giulia Ratti e Giulia Floris, un’artista visiva e una storica dell’arte. Nasce dall’esperienza della prima come fondatrice di /77 proprio a Milano, e da diverse collaborazioni con project space in città per la seconda. Nasce da una profondo confronto intorno all’intensa proliferazione che le realtà indipendenti hanno mostrato intorno alla metà degli anni ’10 del 2000. Ma nasce soprattutto dall’idea di condurre un’indagine che potesse immortalare
quel momento, quel fermento, e lasciarne un’immagine precisa in tutte le sue sfaccettature: che potesse creare un metodo di ricerca o divenire utile per successive pratiche analoghe.
Cluster Report assume così la forma di un viaggio spaziale che dura circa un anno, che si concentra dapprima sull’Italia e che si compone di ricerca e raccolta.
Ricerca analitica, attraverso un questionario inviato a spazi in tutta Italia per conoscerne le caratteristiche, i profili e le principali problematiche. Il questionario ci ha permesso di trovare un terreno comune, che non appiattisse le realtà incontrate ad un'unica sembianza, ma che ponesse loro gli stessi quesiti, così da evidenziarne similitudini e differenze.
Un’altra importante tappa per Cluster Report è stata la raccolta di materiali e di testimonianze da parte di professionisti che toccavano il mondo delle realtà indipendenti in Italia, senza necessariamente esservi all’interno: artisti, ricercatori, curatori, collezionisti, galleristi, docenti, direttori di fiere e musei ed imprenditori sono stati quindi altri protagonisti importantissimi del nostro viaggio nella galassia degli spazi indipendenti in Italia.
La decisione di tradurre questo primo viaggio in una pubblicazione nasce da quei materiali raccolti nel tempo. La coloratissima pubblicazione di Italian Cluster si compone così di:
• un glossario dei project space italiani
• le interviste, i dialoghi, le conversazioni avute durante il nostro viaggio
• le info-grafiche che restituiscono i risultati dell’indagine condotta attraverso il questionario e la situazione dei project space aggiornata a dicembre 2017
• una bibliografia che ci ricorda, e che ricorda ai nostri lettori, come Cluster Report si inserisce in un filone di ricerca che esiste da anni e che va arricchito e sostenuto in quanto tale.
Il layout di Italian Cluster permette inoltre di fruire i contenuti in modo integrale o seguendo separatamente diverse categorie di interesse: fondi, ricerca, sistema, storia, territorio. Questi i capisaldi che ci hanno guidate nel viaggio spaziale.
Cluster Report è stata definitiva una piattaforma indipendente di ricerca, mossa dalla volontà di raccogliere contenuti digitali e cartacei sui project space d’Italia e d’Europa - e forse dell’Universo tutto - nel tentativo di raggiungere una pratica di ricerca applicabile in più contesti e, soprattutto, replicabile. Il suo primo e principale output è stato nel 2018 la pubblicazione di Italian Cluster, una pubblicazione che riporta i dati raccolti da questo primo viaggio.
Lungi dal voler rappresentare un contenuto scientifico, Italia Cluster è il diario di bordo di questo viaggio. Non ci sono quindi vere e proprie risposte ai quesiti posti ma solo una raccolta corale di riflessioni e la ricerca di metodi per porre le giuste domande.
Sebbene la pubblicazione non abbia subito aggiornamenti, il lavoro svolto dalla piattaforma non si è mai fermato, perpetrando un’indagine tra l’Italia e l’Europa sulla nascita di nuove realtà, sulle mappature in corso e sui possibili futuri degli spazi no-profit e dell’ambito di ricerca che li riguarda.
Negli anni Cluster Report ha così collaborato con Fondazione Pistoletto - Cittadellarte, ArtVerona, Supercondominio, Forum dell’Arte Contemporanea, British Council e molte altre realtà.
Giulia Floris
A presto con il secondo racconto !
La redazione di Salgemma