Premio Giuseppe Casciaro: intervista a Carmelo Cipriani
Seguendo l'esempio di Casciaro, il Premio "colleziona" le opere di pittori contemporanei con il precipuo scopo di costituire un Museo Civico a lui intitolato, capace di fungere da attrattore e catalizzatore culturale e perpetuarne la memoria.  

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Premio Casciaro 2025

Quando nasce il Premio di pittura Giuseppe Casciaro e con quali obiettivi?

Sono ormai trascorsi 10 anni dalla nascita del Premio Casciaro. È nato nel 2015 da un pensiero mio e di Sergio Ortese, compianto storico dell'arte dell'Università del Salento, prematuramente scomparso nel 2019. L'idea di fondo è stata - ed è - quella di valorizzare Ortelle, piccolo centro del Basso Salento, attraverso la figura di Giuseppe Casciaro, celebre pastellista che lì è nato il 9 marzo 1861, sull'esempio di come si è fatto in altre località della Puglia con altri celebri artisti: Barletta con De Nittis, Polignano a Mare con Pino Pascali, Ruvo di Puglia con Domenico Cantantore, Ceglie Messapica con Emilio Notte.

Da qui il congiunto impegno nell'organizzazione del Premio da parte dell'Amministrazione Comunale e della locale Pro Loco. Ortelle e la vicina Castro sono località care a Casciaro, il quale, seppur trasferitosi precocemente a Napoli, dove è morto nel 1941, ha sempre mantenuto uno stretto legame con i luoghi natii, effiggiandoli innumerevoli volte. Formatosi e affermatosi in ambiente partenopeo, seguitissimo come professore della Real Accademia di Belle Arti, Casciaro è noto agli storici dell'arte soprattutto come pastellista, tecnica praticata con tale maestria da indurre il re Vittorio Emanuele III a chiamarlo per insegnare l'uso del pastello alla regina Elena. Casciaro inoltre è anche celebre per aver collezionato dipinti di pregio. Nella sua villa al Vomero, insieme alle opere di tutti i principali pittori ottocenteschi napoletani, suoi amici e colleghi, vi erano anche opere di De Nittis, Degas, Michetti, Turner e molti altri, rivelando un giro di relazioni realmente internazionale. Le fonti - tra cui anche delle fotografie - ci parlano di una collezione eccezionale, dipersa nel corso del secolo scorso. Seguendo l'esempio di Casciaro, il Premio "colleziona" le opere di pittori contemporanei con il precipuo scopo di costituire un Museo Civico a lui intitolato, capace di fungere da attrattore e catalizzatore culturale e perpetuarne la memoria.  

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Ortelle (LE)

Vincitor* degli scorsi anni, breve panoramica delle presenze al Premio Casciaro.

Nel corso delle otto edizioni il Premio ha visto crescere in maniera significativa i suoi numeri così come le provenienze degli artisti e la qualità delle opere. Negli anni infatti si è passati da alcune decine di candidature a centinaia, alcune provenienti anche dall'estero. Nonostante ciò la selezione dei finalisti ha mantenuto sempre dei numeri costanti, tra i 30 e i 40 lavori, numeri dettati soprattutto dagli spazi espositivi a disposizione, prima la biblioteca comunale, poi il bellissimo Palazzo Rizzelli con volte dipinte in stile liberty, così da assicurare alla mostra dei finalisti spazi ariosi e una corretta visione. La  prima edizione nel 2016 è stata vinta da Gianfranco Basso (Lecce, 1978), distintosi per aver utilizzato il ricamo. A questa sono seguite le vittorie di Giuseppe Ciracì (Brindisi, 1975), Evita Andùjar (Siviglia-Spagna, 1974), Massimo Ruiu (San Severo-Foggia, 1961). Nel 2020 la pandemia da Covid-19 ha imposto una battuta d'arresto prolungatasi l'anno successivo. Il Premio ha ripreso la sua attività nel 2022 con la quinta edizione vinta da Francesco Cuna (Galatina-Lecce, 1978). Le ultime due edizioni, infine, hanno visto primeggiare Gianluca Marinelli (Taranto, 1983) e Federica Gonnelli (Firenze, 1981), entrambi premiati per lavori che declinano la pittura in modo assolutamente orginale. Guardando oggi con sguardo unitario i dipinti acquistiti alla collezione del Premio, insieme all'intrinseca qualità delle opere, emerge l'eterogeneità dei linguaggi, rivelando l'attualità e la vitalità della pittura come mezzo espressivo. 

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Exhibition view, Premio Casciaro 2024, Palazzo Rizzelli a Ortelle (Le)

Ci sono delle novità per l'edizione 2025?

L'edizione 2025 è l'ottava ma segna anche i dieci anni del Premio dalla sua ideazione. Per questo con il comitato organizzatore, composto dal Sindaco di Ortelle, Edoardo De Luca, dal Presidente della Pro Loco, Luigi Giglielmo, dal sottoscritto, dal gallerista Luigi Rigliaco e dall'architetto Silvia Scoditti, abbiamo deciso di promuovere un'edizione speciale che ci auguriamo connoti anche le edizioni successive. Il Premio Casciaro si divide in "Premio alla carriera", assegnato ad un'artista di riconosciuta fama, con alle spalle partecipazioni internazionali di rilievo, e il "Premio all'opera", assegnato ad un artista di talento, dalla cui opera presentata emergerà una ricerca visiva di particolare interesse. Al primo andrà il premio-acquisto di 2500 euro, al secondo invece sarà assegnata la mostra personale, comprensiva di catalogo, comunicazione e curatela, presso Gigi Rigliaco Gallery, galleria dotata di circa 200 mq di spazi espositivi. Per il Premio alla carriera non sarà possibile concorrere dal momento che sarà assegnato direttamente ad un artista individuato da una giuria qualificata che, come ogni anno, al fianco dei membri del comitato organizzatore, vedrà coinvolti anche altri due esperti del settore. Sarà invece possibile concorrere per il Premio all'opera. Il bando è online. C'è tempo fino al 29 giugno.

Cosa significa costituire oggi una collezione di arte contemporanea per un piccolo comune?

Anche in questo caso il Premio si inserisce in una gloriosa tradizione, quella dei premi artistici, che anche in Puglia vanta nel recente passato una gloriosa casistica. Tanti, dagli anni Cinquanta ad oggi, sono stati i premi d'arte nati in Italia, molti dei quali generati o animati dalle locali pro loco, proprio come il Premio Casciaro. Pensiamo per tutti al Premio Pascali, oggi tra i più importanti in Italia, ma originato nel 1969 da Franco Filippo Favale, pittore ma anche fondatore e primo presidente della Pro loco di Polignano, il quale, supportato dai genitori di Pascali, seppe coinvolgere negli anni

Settanta personalità di eccezionale calibro, da Palma Buccarelli a Giulio Carlo Argan. Il Premio Pascali tuttavia non ha costituito una collezione.  Altri premi pugliesi invece lo hanno fatto, seppur indirettamente e non sempre con un'intenzionalità manifesta. È il caso del Premio Città di Ruvo o del Premio Noci d'oro, anch'essi promossi dalle Pro Loco cittadine, di cui oggi nei patrimoni comunali permangono numerose opere. Valorizzare queste collezioni non è solo un dovere civico verso la memoria e la storia collettiva, ma è anche un'opportunità, un volano di crescita. Da qui la necessità di costituire ad Ortelle una collezione civica, al tempo stesso omaggio a Casciaro e patrimonio per i posteri.

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Exhibition view, Premio Casciaro 2024, Palazzo Rizzelli a Ortelle (Le)

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