Letizia Calori e Violette Maillard - Diving into poetry , studioconcreto, 2021
Letizia Calori e Violette Maillard - Diving into poetry , studioconcreto, 2021
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Letizia Calori e Violette Maillard - Diving into poetry , studioconcreto, 2021
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Letizia Calori e Violette Maillard - Diving into poetry , studioconcreto, 2021

Diving into poetry
Letizia Calori & Violette Maillard
22 maggio 2021 > 22 agosto 2021
studioconcreto, Lecce

L’antica città di Roca è tra i più importanti centri empori del Mediterraneo dell’età del bronzo, punto nodale nelle rotte commerciali che collegavano il mar Egeo all’Adriatico, luogo intenso che all’apice della sua espansione divenne bersaglio di numerose scorribande fino a diventare covo di pirati e perciò rasa al suolo nel XIV secolo. Antiche civiltà, veri e propri centri protostorici, che ebbero una certa influenza sugli equilibri degli scambi nel Mediterraneo e che a seguito di episodi turbolenti o traumatici hanno invertito la loro rotta evolutiva finendo per cadere nell’oblio. La morfologia di questi luoghi, prevalentemente caratterizzata da falesie di roccia sedimentaria, sembra ricalcare lo sfortunato percorso storico. La scogliera, infatti, particolarmente friabile perché composta da frammenti di materia fossile sottomarina stratificata a corpuscoli calcarei dalle dimensioni analoghe a quelle di una sabbia, è messa a dura prova dall’incombente erosione costiera così come dalla massiccia presenza turistica che invade stagionalmente questa porzione di territorio. Vista dall’alto, la grotta della Poesia prende le sembianza di un grande occhio che emerge al centro della zona archeologica.

La cavità, anch’essa incisa da innumerevoli epigrafi che dalla protostoria fino ad oggi hanno segnato il paesaggio antropizzato, nasce dal cedimento della volta che ha dato forma ad una vasca naturale in cui converge l’insieme di queste temporalità che stiamo analizzando, il tempo delle sedimentazioni geologiche e il tempo storico-antropologico. A pochi metri di distanza, abili tuffatori si esibiscono in slanci vorticosi nel vuoto dando forma a un rituale contemporaneo. Lanciarsi e risalire la roccia in un ciclo perpetuo che si manifesta attorno alla singolare comunità degli angeli di Roca, custodi e frequentatori della fragile falesia sedimentata di storia.
Fissando attraverso la fotografia alcuni particolari istanti di questo fenomeno dal carattere popolare, diving into poetry annulla le variabili temporali insite nel doppio movimento messo a fuoco: quello geomorfologico delle rocce che emergono dal mare e quello antropologico dei corpi che si spingono verso l’acqua. Indaga per sottrazione le spazialità inesplorate che si producono nel rapporto tra stratificazioni rocciose e tensioni muscolari, tra movimento e staticità apparente, restituendo una memoria profondamente radicata nelle forme e nelle composizioni delle sostanze.

In questa condizione atemporale, il discorso è traslato sul piano mitologico e allude al passaggio verso una nuova dimensione. Non è un caso se la sospensione del corpo nel tuffo ci rimanda all’iconografia del tuffatore di Paestum del I V sec a.c, rappresentazione che evoca un’altra pittura funeraria, questa volta etrusca, degli ultimi decenni VI sec a.c.. Entrambe le immagini, come nella serie di scatti impressi sulla pellicola fotografica di Calori & Maillard, fissano visivamente il momento in cui viene superato il limite estremo del reale, dove la caduta e l’ascesa si fanno metafora delle vicende umane e della ciclicità della vita. La mostra rientra nella rassegna Scuola Popolare, performance di parola tra gesto e architettura, finanziata nell’ambito del programma straordinario 2020 in materia di cultura e spettacolo della Regione
Puglia.

Studioconcreto, fondato nel 2018 da Luca Coclite e Laura Perrone, nasce dalla necessità di affrontare, in forma teorica e sperimentale, le criticità dettate dalla nostra società. Infatti, l’immaterialità, la precarietà, la perdita del senso di comunità e la nascita di nuove pratiche individualiste segnano l’urgenza di strutturare nuovi approcci di riflessione e di coinvolgimento, attraverso i quali mettere in questione e ripensare il dialogo tra la sfera del pubblico e del privato. Il domestico sarà il punto di partenza dal quale analizzare il contesto territoriale in cui si andrà ad adoperare; Studioconcreto, in effetti, è anche un’abitazione all’interno di un agglomerato di case popolari nella città di Lecce (INA-Casa). Il suo scopo è considerare questo genere di architettura come terreno nel quale sperimentare pratiche di auto-determinazione indirizzate verso gli abitanti, entrando nelle case, nello spazio pubblico o inserendosi negli interstizi del semi-privato. Ciò ha l'obiettivo di ristabilire un processo di collettività e creazione di comunità mirata alla ricerca di un abitare condiviso e poetico. Studioconcreto è il luogo in cui si proiettano i desideri, frutto delle nostre ricerche, che il più delle volte si tramutano in “coreografie” trasversali fatte di incontri, mostre dinamiche, azioni di pedagogia radicale e live performance capaci di conciliare l’arte con le pratiche e la gestualità del quotidiano.
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