Studio visit online in ARIDO CO/ULTURA
In occasione della Diciannovesima Giornata del Contemporaneo, oggi 7 ottobre 2023, Salgemma presenta una selezione di sette opere realizzate da giovani artisti e artiste pugliesi attivi in regione e in Italia, rafforzando la mission di Salgemma di valorizzare la produzione artistica contemporanea del territorio
Nella metafora dell'ARIDOCO/ULTURA, credendo fortemente che "terra" e "pensiero" devono muoversi con le stesse pratiche di cura, Salgemma riflette sull'attuale slancio dell'arte contemporanea in Puglia, caratterizzato da nuovi progetti artistici indipendenti che emergono in un aridità culturale delle istituzioni e della politica.
In un territorio culturalmente diversificato con tre accademie d'arte, i giovani artisti, sia in formazione accademica che appena diplomati, affrontano sfide nel trovare supporto critico e progettuale per sviluppare la loro ricerca artistica. ARIDOCULTURA rappresenta il tentativo di coltivare l'arte con risorse limitate, ma con una profonda consapevolezza del valore dell'arte, trasformando l'aridità culturale in una pratica produttiva ed ecologica.
Come possiamo rendere questa aridità una pratica "produttiva" ed ecologica del lavoro culturale?
**Aridocoltura - in agricoltura - è l'insieme degli accorgimenti volti a consentire la coltivazione in ambiente arido, cioè in assenza di irrigazione ed in presenza di precipitazioni minime. Il termine è comunemente adoperato per indicare anche tutte quelle tecniche di coltivazione che portano ad un risparmio idrico. In generale la pratica dell'aridocoltura si basa in un'adeguata scelta dell'ordinamento produttivo e nel ricorso alle lavorazioni del terreno allo scopo di ottimizzare lo sfruttamento delle risorse naturali.
Questo evento è un’occasione per dare spazio alla creatività dei giovani artisti e artiste pugliesi e promuovere una visione positiva e sostenibile del lavoro culturale nell’area meridionale.
Artisti/artiste: Cristina De Paola, Donato Trovato, Flavia Tritto, Francesca Ammaturo, Gabriele Fanelli, Marco Caricola, Silvana di Blasi.
Cristina De Paola
Blue Utopia, 2023 (serie fotografica)
Il percorso visivo racchiuso in Blue Utopia pone le basi sulla volontà di ricreare un immaginario fuorviante, con soggetto principale un paesaggio reale che diviene man mano destrutturato e ricomposto. Blue Utopia è la messa in scena di un archivio fittizio, che ha la necessità di essere attivato per poterne scoprire i significati più remoti. Il punto di partenza sono le diapositive raffiguranti il mare, che stabiliscono con chi le guarda uno stretto legame con il reale, in quanto traccia, documento tangibile. Le cianotipie diventano delle mappature delle diapositive stesse, rappresentando in modo ciclico quello che è diventato l’oggetto d’indagine: un paesaggio ignoto, universale. L’immagine diventa immateriale, forme arcaiche aspettano di essere decifrate. L’invito per chi osserva è quello di calarsi nei panni di un esploratore che per la prima volta s’imbatte in questo luogo apparentemente incontaminato.
Donato Trovato
Spazio Esterno Spazio Interno, Scavare – Relazione, 2023 (tecnica mista, gesso, 180x180x2 cm)
L’installazione è costituita da 64 moduli che si uniscono in una struttura reticolare. Essa descrive un paesaggio interiore, racconta la natura nella sua essenza invisibile. Il segno profondo conduce al di là della superficie, indica uno scavare dentro, verso il cuore intimo delle cose. In superficie resta la linea che conduce, lega, congiunge e mette in relazione. Questa relazione è energia, è una forza, che riguarda la legge di attrazione che attraversa il mondo. Ogni fenomeno fisico è il risultato di un’aggregazione, per esempio l’aria che respiriamo, i corpi, le stelle, tutti gli elementi dai più piccoli ai più grandi. La vita è come una rete in cui tutti gli esseri/tutte le cose sono interconnesse tra loro, tutto è relazione. Spesso il fare umano come anche quest’opera muove dalla volontà di indagare e comprendere più a fondo alcuni aspetti del mondo, ma soprattutto parte e trasporta con se un senso di stupore e meraviglia, ciò che gli antichi greci chiamavano “Thauma”, che può essere gioia e sorpresa, ma anche dolore e paura davanti allo sconosciuto, alla natura: bella e tremenda, che nutre e distrugge, che ci domina e di cui siamo piccolissimi frammenti.
Francesca Ammaturo
Finta luce su di me, 2019 (acrilico su tela)
Corpi scrollati sul letto o collassati nell’angolo di una stanza, intenti a fumare, bere o spogliarsi, forse ascoltare musica da un lettore o da un romantico giradischi deforme, spesso sono figure volutamente solitarie ma contraddittorie: si presentano come personaggi asessuati a due teste - o anche più - che abitano rassicuranti o sinistri interni, mentre dalle finestre una vita notturna di cemento e luci fa apparire il giorno una notte infinita – l’unica storia da raccontare! A volte appaiono come esseri animal-angelici che provano a commuoverci sulla loro mostruosità: sono inafferrabili figurazioni, come è vero che l’immagine è una menzogna (I told you, nothing is as it seems!)In questo micro-mondo man mano le figure prendono spazio per spostarsi in quell’esterno - sempre notturno - che diventa quasi un invito alla maturità: così in macchina, in strada o in un angolo di città, questi caratteri (anche l’autoritratto) si emancipano dopo aver intravisto la parte mancante di sé – bellezza o mostro, ombra o riflesso, non importa– una mescolanza inquietante quanto inestricabile di alterità che non sono più estranee né estraniabili dal soggetto.
Gabriele Fanelli
Sitientes venite ad aquas, 2023 (ongoing project)
Il titolo del progetto è un’iscrizione che si trova sulla facciata della Basilica minore del SS. Rosario di Francavilla Fontana. È chiaro il riferimento religioso, sia quello di più ampio respiro teologico che quello legato alla leggenda di fondazione della città, dove una fonte d’acqua ha giocato un ruolo fondamentale, seppure in una terra povera di risorse idriche come la Puglia. Viene da chiedersi quindi chi siano oggi i sitientes, gli assetati, e che rapporto abbiano con l’acqua in questo territorio pugliese affacciato sull’abisso di una potenziale futura desertificazione. Nelle case di tutti i pugliesi oggi l’acqua arriva senza nessun problema, ma nelle campagne il rapporto con l’acqua era e continua a essere molto più complesso. I pozzi pescano acqua di falda, di cui la Puglia sembra ricca, e hanno alimentato i raccolti di moltissimi ortaggi. Gli assetati oggi sono coloro che ogni giorno cercano un equilibrio tra un nuovo modo di vivere le campagne e la necessità, la consapevolezza, di coltivare la terra in maniera giusta.
Flavia Tritto
Tesori visibili solo per sbaglio, 2023 (card digitale)
notti di mistero e splendore,
attraversate da sogni e ricordi d’infanzia,
brillano di intenzioni ambigue,
generatrici di frutti prodigiosi
tesori visibili solo per sbaglio
esaudiscono desideri ed intime intuizioni,
smossi da palpiti interni e dai raschi di canti assordanti
terra di mezzo, non brilla di luce propria,
ma di astri e astrazioni elettromagnetiche,
riverberi appena visibili
dopo millenni di cecità
Marco Caricola
O (Meet Me Through, brano, 2023
O (Meet Me Through) e’ l’ultimo brano estratto dal soundtrack di Hilos En Hilos – scritto e prodotto insieme a Laila Saber Rodriguez per l’edizione 2023 di 25AV. La colonna sonora del progetto video verrà pubblicata in maniera indipendente nel mese di novembre 2023 mentre il film sarà proiettato in festival dedicati all’immagine in movimento come iMAL di Bruxelles il prossimo 20 Ottobre, al Zirka di Munich il 18 Novembre, e infine alla Triennale di Milano il 16 Dicembre. L’artwork del singolo e’ stato prodotto in collaborazione con Francesco Paolo Gassi e Giulia Pex.
Silvana Di Blasi
RESET, 2023 (ceramica smaltata, dim. 24x19 cm)
Il vaso emerge come un’opera che si evolve attraverso l’incisiva esplorazione del suo momento critico di creazione. Questo processo di foggiatura, con la sua profonda riflessione, delinea un’indagine metaforica della catastrofe. Questo termine assume un duplice significato: da un lato, rappresenta la perdita dell’abilità di narrare e di sentire il mondo, un’immersione nell’oscurità dell’inafferrabilità, dall’altro, incarna la possibilità di una liberazione radicale, una sorta di reset esistenziale. Un oggetto che racconta e trasporta le profonde cicatrici del processo creativo, diventando un’ emblema dell’eterna lotta tra il caos dell’incomprensibilità e la speranza di una nuova narrativa che abbraccia la complessità e la fragilità della condizione umana.
BIO
Cristina De Paola (1995, Uggiano la Chiesa). Si laurea in Fotografia all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Nel 2020 realizza la mostra personale Finis Terrae, a cura di Emma Zanella, presso il Museo MA*GA,Gallarate. Nel 2021 partecipa alla rassegna di cinema e video PROGETTO SPAZIO VOLTA OPEN CINEMA, presso Spazio Volta, Bergamo. Nel 2022 espone a ReA! Art Fair, alla Fabbrica del Vapore, Milano. Nel 2023 espone nelle mostre collettive: Combat Prize al Museo Civico Fattori di Livorno; Parla del Tuo Villaggio #3, a KORA Contemporary Arts Center, Castrignano de' Greci e ImageNation Paris / Just Women Collective, alla Galerie Joseph Le Palais, Parigi.
Marco Caricola ( Bari, 1990) è musicista e produttore discografico di base in Puglia. La sua ricerca musicale mescola la ricchezza culturale del Mediterraneo con la musica elettronica sperimentale spaziando dal pop d'avanguardia all'ambient, dai beat industriali al noise. I suoi DJ set trasformano rapidamente il club con sonorità destrutturate e bass music latina.. DJ residente e conduttore su Radio Alhara e Movement Radio, fa parte di 25AV con il cortometraggio sperimentale "Hilos En Hilos" prodotto con Laila Saber Rodriguez, proiettato in Europa e alla Triennale di Milano. Artista/ricercatore in residenza nel 2022 per Linecheck, DEFAULT 22 e Un-writing Nature II. I suoi mix ospiti su Threads, MUNDI, PAGUS e Ortigia Sound Systems. Le sue opere per film e installazioni sono state presentate in prestigiose location internazionali, tra cui la TATE Modern, il SXSW, TriBeCa, la TULCA, la Saatchi Gallery, Raindance e Cannes.
Flavia Tritto (Bari, 1994) è un'artista multidisciplinare la cui ricerca si sviluppa tra installazione, video, performance e scrittura. I suoi lavori, spesso partecipati o interattivi, indagano le possibilità dell’essere individuale e collettivo, di cui affrontano storie e meccanismi per scardinare ed esortare a possibili molteplicità. Flavia avvia la sua ricerca artistica frequentando il Master in Fine Art della Central Saint Martins (UK) terminato nel 2019. Da allora, prende parte a mostre e residenze internazionali, tra cui “Interference Summer Project” presso Interference International Light Art Project Tunis (Tunisia, 2023) e “Trainings for the not-yet” presso il Banff Centre for Arts & Creativity (Canada, 2019). Da sempre attiva nella produzione culturale e nell’azione socialmente impegnata, Flavia unisce la ricerca curatoriale a quella artistica. È co-curatrice di VOGA Art Project, progetto per l’arte contemporanea a Bari, ed attivista LGBTQIA+.
Donato Trovato (Treviso, 1996) vive e lavora tra Gioia del Colle e Bari. È laureato presso l’Accademia di Belle Arti di Bari. Attraverso la sperimentazione artistica fonde tra loro diversi mezzi espressivi, con i quali crea elaborati che indagano l’esistenza nei suoi aspetti più sottili ed enigmatici. Ha partecipato a diverse mostre e progetti collettivi tra cui i più recenti sono “Premio Nazionale delle Arti 2022”, Accademia di Belle Arti (Lecce); “Piccolo Mare”, Galleria Harabel (Tirana); “Crimes of The Present II”, Palazzo Marchesale Miani Perotti (Cassano); BAITBALL #03 (Faraway, So Close! – Così lontano così vicino), Palazzo San Giuseppe (Polignano); Crimes of The Present vol.3, Castello Carracciolo
Gabriele Fanelli (1986) è laureato in Filosofia. Nel 2014, presso l’agenzia LUZ (Milano) ha frequentato la Luz Academy, corso annuale di fotografia documentaria. Nel corso degli anni, ha preso parte a diversi workshop e seminari, i più importanti con Paolo Verzone, Francesco Zizola, Antonio Manta, Tony Gentile, e alla mentorship del collettivo Ulixes Pictures. Nel 2019, ha partecipato alla mostra Smart as photography – Be an artist today, curata da The smart view, in collaborazione con la galleria Zephyr e la Biennal of Contemporary Photography di Mannheim. Nel 2021, partecipa a L'inizio del futuro, a cura di Giulia Ticozzi e Arcipelago-19 nell'ambito di Photolux Festival (Lucca). Le sue foto sono state pubblicate da Vogue Italia, L'Espresso, Sportweek, Modern Farmer (USA), Rivista undici. Una sua foto è presente in Familiar stranger (PHmuseum). Nel 2018, ha fondato Studio Lampo.
Francesca Ammaturo (Gioia del Colle, 1996) ha conseguito la Laurea Triennale in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bari nel 2022. Al momento frequenta il Biennio specialistico presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata e ha di recente iniziato il suo erasmus a Bratislava (Slovacchia). A settembre la sua prima mostra personale in Puglia “I told you, nothing is as it seems” in uno spazio indipendente a Gioia del Colle (BA), a cura di Roberta Mansueto. “La mia ricerca artistica si nutre di uno spirito esistenziale che smuove quelle parti dell’essere umano in penombra costante. È un aiuto a conoscere sé stessi, comprendere e accettare le nostre parti più nascoste attraverso l’atto catartico svolto dall’estrapolazione di tutte le nostre immagini e ricordi inconsci: sogni, paure, emozioni, memorie quotidiane. Un’esplorazione che riguarda ogni essere umano in preda ai tormenti dell’era contemporanea”.
Silvana Di Blasi (Castellaneta, 1988) si diploma a Bologna all’Accademia del Cinema. In seguito si trasferisce a Lecce e diventa assistente della designer Monica Righi, che le trasmetterà le tecniche di lavorazione della ceramica a sua volta apprese da un maestro indigeno della Polinesia francese. Nello stesso periodo, ha la possibilità di frequentare lo studio dell’artista e designer Giovanni Lamorgese, dove inizierà a studiare e avviare un’indagine tra l’elemento naturale e il comportamento umano. Dopo una permanenza lavorativa nel mondo della moda e del design a Milano con lo stilista Valadez ed il ceramista Giuseppe Rossicone, decide di rientrare nel suo paese natio dove aprirà il suo laboratorio. Nel 2019 fonda phottery con la fotografa Sara Matarrese e nel 2021 è finalista del premio XXVIII edizione al concorso di ceramica contemporanea internazionale presso il castello episcopio di Grottaglie. Nel 2022 ha preso parte con Natalija Dimitrijević alla bi-personale x Shot, progetto periodico promosso da Vettor di Michele Spinelli (a cura di Roberta Mansueto).
Diciannovesima Giornata del Contemporaneo
Giunta alla diciannovesima edizione, la Giornata del Contemporaneo coinvolgerà musei, fondazioni, istituzioni pubbliche e private, gallerie, studi e spazi d’artista su tutto il territorio nazionale, raccontando la vitalità dell’arte contemporanea nel nostro Paese e anche quest’anno, per favorire e valorizzare la partecipazione più ampia possibile, manterrà un formato ibrido, fisico e digitale, con proposte online e offline.
Anche Salgemma aderisce alla Giornata del Contemporaneo con un progetto online di newsletter – nel formato di uno studio visit – e con una piccola selezione di artisti based in Puglia dai linguaggi e pratiche differenti.